verdi del trentino
  Marco Boato - attività politica e istituzionale
   

articoli dalla stampa
2016 - 2023

articoli dalla stampa
2011 - 2015

articoli dalla stampa
2006 - 2010

articoli dalla stampa
2000 - 2005

atti parlamentari
2006 - 2008

atti parlamentari
2000 - 2005

torna a precedente  

 HOMEPAGE

  I VERDI
  DEL TRENTINO

  
  CHI SIAMO

  STATUTO

  REGISTRO CONTRIBUTI

  ORGANI E CARICHE

  ASSEMBLEE
  CONFERENZE STAMPA
  RIUNIONI


 ELETTI VERDI

  PROVINCIA DI TRENTO

  COMUNITÀ DI VALLE

  COMUNE DI TRENTO

  ALTRI COMUNI


 ELEZIONI

  STORICO DAL 2001


 ARCHIVIO

  ARTICOLI

  DOSSIER

  CONVEGNI

  INIZIATIVE VERDI

  PROPOSTE VERDI

  BIBLIOTECA

  GALLERIA FOTO

  

 

Trento, 5 ottobre 2008
I Verdi a Dellai: «Ora vogliamo contare di piÙ»
Boato è chiaro: in passato poca collegialità, la magnadora è stata la conseguenza
«Bisogna distribuire le responsabilità in un modo più equo»

dal Trentino di domenica 5 ottobre 2008

Marco Boato non “spara” consiglieri, non pretende assessorati. Ma con fare calmo e pacato il presidente dei Verdi e Democratici del Trentino manda messaggi chiari a Lorenzo Dellai. Sul passato, con un riferimento alla “magnadora” e ad una gestione poco collegiale del potere al quale si dovrà porre rimedio. Sul futuro, chiarendo che il “sole che ride” non farà sconti sui temi ambientali. A tirare la volata alla coalizione - oltre al capolista Roberto Bombarda - sarà il “trio rosa” Berasi-Coppola-Bort.

 Un Trentino più sociale, più solare e più solidale. La rincorsa dei Verdi in vista delle elezioni del 26 ottobre parte da tre “esse”, ma soprattutto dalla convinzione di poter avere un peso significativo all’interno della coalizione guidata da Lorenzo Dellai. «Un peso maggiore rispetto al passato - specifica il presidente Marco Boato - anche in virtù di un programma al quale abbiamo offerto un contributo attivo inserendo diversi punti legati ai temi ambientali, ecologici, dell’integrazione sociale, dell’immigrazione, della solidarietà, delle pari opportunità e dello sport».

Il “sole che ride” non scherza, fa sul serio. E lancia messaggi chiari a Lorenzo Dellai, partendo dallo scandalo delle tangenti. «Avevo lanciato l’allarme in tempi non sospetti sulla “magnadora” - spiega Boato - e purtroppo i fatti di cronaca ci hanno dato ragione. Nell’ultima legislatura c’è stata una distribuzione delle responsabilità poco equilibrata e ci auguriamo che la prossima, anche in base al consenso dei cittadini, abbia una gestione più collegiale». Un aspetto sottolineato anche dall’assessore Iva Berasi, una delle 17 donne presenti in lista. E proprio la componente femminile stuzzica Boato, che replica a Margherita Cogo. «Ha detto che il Pd è l’unica lista che garantisce la parità di genere. Questa è una falsità sgradevole, visto che loro hanno 14 donne su 34 nomi e noi 17, come gli uomini». Poi Boato parla di un «turismo più leggero, che punti su tutte e quattro le stagioni e non solo sullo sci», spiegando che scelte come la Pinzolo-Campiglio «non ci saranno se i Verdi avranno più peso». Un peso che si traduce in un assessorato forte (non pari opportunità, ma ambiente-urbanistica) e due consiglieri. Sogni da campagna elettorale? «No, obiettivi realistici», ribatte Boato.

 Ma ai Verdi non sono care solo le tematiche ambientali. Un punto di forza sono anche i diritti civili e la solidarietà. Per questo, in lista, ci sono ben tre cittadini italiani che arrivano da paesi lontani: Branka Biberdzic Jovancic, serba; Roxana Ivonne Prado Diaz, cilena; Mohamed Lazhar Guedaouria, algerino.

«La destra non è moderata, ma xenofoba e razzista, insensibile al tema della solidarietà. Gli episodi accaduti in questi giorni sono terribili e la sicurezza non la si ottiene con metodi polizieschi, fomentando la paura, ma attraverso il dialogo». Iva Berasi, infine, presenta una nuova ricetta di sviluppo. «Bisogna smetterla di pensare solo al Pil (prodotto interno lordo, ndr), ma puntare sul Fin: felicità interna netta. Così migliorerebbe la qualità della vita».

  Marco Boato

MARCO BOATO

BIOGRAFIA


  

vedi anche:

elezioni provinciali
9 novembre 2008

 
© 2000 - 2023
EUROPA VERDE    
VERDI DEL TRENTINO

webdesigner:

m.gabriella pangrazzi
 
 

torna su